2.4. Sistema di Comunicazione per Scambio di Immagini
Il Sistema di Comunicazione per Scambio di Immagini (PECS) è un esclusivo programma di formazione sulla comunicazione sviluppato e prodotto da Pyramid Educational Consultants nel 1985. I creatori del PECS hanno osservato che le tradizionali tecniche comunicative, come la ripetizione del discorso, la lingua dei segni ed i sistemi immagine-punto, si basavano sul fatto che fosse il/la docente a dare avvio alle interazioni sociali e dunque non erano incentrate sull’insegnare ai/alle discenti come avviare delle interazioni. Sulla scorta di queste osservazioni, i fondatori e le fondatrici hanno creato una forma di comunicazione funzionale per le persone con problemi comunicativi. Il PECS è una pratica basata sull’evidenza che ha avuto grande successo nello sviluppo delle abilità di comunicazione funzionale (Overcash & Horton, 2010).
PRO
I pro riguardano le risorse per approfondire il PECS ed il perché andrebbe usato con i/le discenti autistici (Reeve, 2020).
- È un sistema di apprendimento
Il PECS è il sistema utilizzato per insegnare la comunicazione. Esso si compone di sei fasi specifiche, basate sulla scienza del comportamento verbale, che comprende il testo, il discorso e la comunicazione in tutte le sue forme.
- L’atto comunicativo è tangibile
Le difficoltà di comunicazione delle persone autistiche creano delle barriere alla comprensione del processo comunicativo. Il/La discente deve conoscere i messaggi, richiamare l’attenzione e trasmetterli, continuando a provare a trasmettere il messaggio fin quando non viene recapitato, o fin quando non risulta evidente che non ci sono riusciti/e. Il bello del PECS è che, per trasmettere il messaggio, i/le discenti devono trovare l’immagine e richiamare l’attenzione del/la compagno/a per dare vita allo scambio. Se il/la compagno/a non prende l’immagine, la comunicazione non è completa.
- Si concentra sull’iniziativa
Le persone autistiche spesso hanno difficoltà ad iniziare una conversazione. Ciò significa che staranno ferme ad attendere che qualcuno chieda “Cosa vuoi?” o usi un sistema comunicativo accrescitivo, prima di dire qualcosa. Il PECS intende permettere alle persone con autismo di esprimere le proprie esigenze, desideri ed opinioni, come fanno tutti. Per questo, sono loro a dover avviare la comunicazione.
Questo significa che bisogna insegnare loro come avviare una conversazione. Nell’ambito del PECS, ciò avviene definendo delle situazioni in cui le persone vogliono comunicare ed utilizzano indizi non verbali per aiutarsi. In tal modo, le persone imparano a comunicare quando vogliono qualcosa. Nelle fasi successive, viene insegnato loro a recarsi dove sono le immagini ed il/la compagno/a con cui vogliono comunicare, per trasmettere il messaggio.
- Può ridurre i problemi comportamentali
La ricerca ha rilevato come l’uso del PECS per l’insegnamento delle funzioni comunicative aiuti a diminuire i problemi comportamentali. Se insegnata per chiedere cosa serve o cosa si vuole, la strategia comunicativa può rivelarsi efficace.
- Può stimolare lo sviluppo del linguaggio
Molti genitori e insegnanti temono che la comunicazione aumentativa inibisca lo sviluppo del linguaggio. La ricerca mostra che con il passare del tempo, il PECS può aumentare le capacità di linguaggio. Alcune persone smettono automaticamente di usare il PECS quando diventano più competenti, perché il loro uso del linguaggio è più efficiente. Il PECS integra i protocolli e le strategie di rafforzamento per favorire e rinforzare in modo specifico le abilità di linguaggio. In tal modo, imparare a comunicare aumenta la probabilità che le persone utilizzino il linguaggio e, laddove non lo utilizzino abilmente, offre loro un mezzo di comunicazione funzionale.
- È molto facile da interpretare
Le immagini sono facili da comprendere per tutti/e. Questo rende la comunicazione efficace in tutti gli ambienti e alimenta a sua volta la comunicazione.
- È espandibile
Una volta che il/la discente è in grado di utilizzare una figura e realizzare lo scambio, il sistema insegna al/la discente come raggiungere il libro e il/la compagno/a. In tal modo si iniziano a dilatare i tempi di comunicazione del/la discente, utilizzando pezzi di frasi, incrementando al contempo le funzioni comunicative per descrivere gli elementi compresi nella richiesta e facendo commenti.
- Migliora i punti di forza
Alcuni autori sostengono che le persone autistiche abbiano spesso (ma non sempre) difficoltà nell’imitazione motoria, nella motricità fine e nella memoria rappresentativa. Spesso sono più inclini alle abilità di discriminazione o percezione visiva. Poiché il PECS è una strategia basata sulla scelta, essa migliora i punti di forza dei/delle discenti e si concentra sui loro punti deboli, ossia, le loro abilità di percezione visiva al fine di migliorare le abilità comunicative.
- È economico
Il PECS è economico e può essere usato facilmente, cercando immagini tramite computer o scattate con fotocamere dei cellulari. Tutto ciò che serve è un computer portatile, delle immagini, laminato e velcro.
- Si basa sull’evidenza
Il PECS è una delle pratiche basate sull’evidenza individuate dal report del Centro Nazionale per lo Sviluppo Professionale.
CONTRO
Il PECS può aiutare a risolvere i problemi di costruzione delle frasi e consentire alle persone autistiche di essere indipendenti nella loro vita quotidiana. Tuttavia, questo sistema comunicativo ha numerosi limiti.
- Costi in termini di formazione e tempo
I/le docenti che vogliono utilizzare il PECS in modo efficace devono allenarsi ad utilizzare immagini e cartelle. La formazione consiste in sei fasi ed è molto lunga.
L’utilizzo della comunicazione non verbale rende difficile l’acquisizione di normali abilità comunicative. Pertanto, i/le docenti devono fare un ulteriore sforzo per aiutare le persone che utilizzano il PECS per finalità didattiche. Ciò significa che i genitori e i/le docenti dovrebbero investire più denaro e tempo.
- Limiti alla comunicazione
Il PECS può diventare una limitazione quando le persone autistiche migliorano le proprie abilità comunicative, poiché non sono sempre disponibili abbastanza immagini per consentire loro di esprimere i propri pensieri. L’incapacità di comunicare chiaramente con la persona può portare i/le docenti a fraintendere le esigenze e le idee della persona stessa, creando confusione e frustrazione all’interno del processo di apprendimento.
- Necessità di adattamento
È difficile tenersi al passo con gli adattamenti richiesti per ottenere un PECS efficace. Quando si usa il sistema, la cartella o lavagna dove sono presenti le figure, questi devono essere costantemente adattati. Bisogna aggiungere figure più complesse man mano che le abilità comunicative del/la discente migliorano. Questo significa che la maggior parte delle persone che utilizzano il PECS deve avere accesso ad un computer ed una stampante. I computer e le stampanti consentono ai/alle discenti di utilizzare di volta in volta figure adeguate al loro livello di apprendimento.
Per l’implementazione del sistema, si dovranno seguire sei fasi, indicate all’Allegato 2 (Collet-Klingenberg 2008).