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Teaching Foreign Languages to Students with Learning Difficulties

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  1. Modulo 1. Cosa sono i Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA)
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  2. Modulo 2. Risultati dell'Apprendimento nell'Insegnamento delle Lingue Straniere
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  3. Modulo 3. Principi Chiave
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  4. Modulo 4. Metodologia delle Lezioni
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  5. Modulo 5. Esercizi
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  6. Modulo 6. Consigli per i/le docenti
    5 Argomenti
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  7. Modulo 7. Buone pratiche
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  8. Modulo 8. Come Valutare i Risultati dell’apprendimento
    5 Argomenti
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AVANZAMENTO DEL MODULO
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Come utilizzare il toolkit

La valutazione dei Risultati dell’apprendimento dà forma a ciò che i /le discenti acquisiscono nel processo di apprendimento, nonché al loro approccio, alle percezioni e atteggiamenti. Pratiche di valutazione ben pianificate possono anche aiutare i/le discenti a prepararsi per il mondo del lavoro o dell’istruzione superiore. Questi semplici strumenti di orientamento possono aiutare i/le docenti ad applicare le tecniche di valutazione nell’ambito del proprio insegnamento.

AUTOVALUTAZIONE
COSA È L’AUTOVALUTAZIONE?

L’autovalutazione consiste nel far individuare ai/alle discenti i punti di forza e di debolezza presenti nei propri elaborati, in modo che possano modificarli di conseguenza. Un’autovalutazione efficace richiede che i/le discenti confrontino il proprio lavoro con degli standard definiti in modo chiaro, che creino dei feedback da utilizzare per capire le aree in cui hanno bisogno di migliorare. È uno strumento che può favorire l’apprendimento, se usato nel processo di apprendimento. I/Le discenti dovrebbero essere in grado di utilizzare il proprio feedback per rivedere l’elaborato prima di ricevere il feedback del/della docente. Infine, i/le discenti autovalutano e rivedono il proprio lavoro e lo consegnano.

COME POSSO USARE L’AUTOVALUTAZIONE CON I/LE MIE/I DISCENTI?
TRE ELEMENTI CHIAVE PER UN’AUTOVALUTAZIONE EFFICACE

Un’autovalutazione efficace prevede almeno tre fasi:

1. OBIETTIVI PRESTAZIONALI CHIARI

Affinché l’autovalutazione sia efficace, i/le discenti devono avere degli obiettivi chiari da raggiungere. I/Le discenti devono sapere cosa conta! Pertanto, è necessario fornire dei criteri chiari prima che i/le discenti inizino a lavorare. I criteri possono essere definiti dal/dalla docente o in collaborazione tra questo/a e i/le discenti.

I criteri possono essere ordinati all’interno di una semplice lista di controllo o di una rubrica.

2. VERIFICA DEI PROGRESSI COMPIUTI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI

È qui che si ha la vera e propria autovalutazione. Una volta che i/le discenti conoscono gli obiettivi prestazionali (fase 1), creano una bozza, la confrontano con gli obiettivi e individuano le aree in cui sono andati/e bene e quelle in cui hanno bisogno di migliorare.

3. REVISIONE

Utilizzando il feedback generato autonomamente nella fase 2, i/le discenti rivedono le proprie bozze, provando a colmare le lacune presenti nei propri elaborati rispetto agli obiettivi. Se non viene data la possibilità di rivedere e migliorare il lavoro, è improbabile che i/le discenti prendano sul serio il processo di autovalutazione.

UTILIZZARE RUBRICHE E LISTE DI CONTROLLO A SUPPORTO DELL’AUTOVALUTAZIONE

COSA È UNA RUBRICA?

Una rubrica è un documento di 1-2 pagine che ha due caratteristiche:

1. Criteri o Risultati dell’apprendimento chiaramente definiti per un dato compito.

2. Livelli descrittivi per ogni criterio, che vanno da eccellente a scarso.

PERCHÉ USARE UNA RUBRICA?

Una rubrica può essere uno strumento molto efficace per guidare i/le discenti nel processo di autovalutazione. Fornendo delle descrizioni chiare di cosa si intende per lavoro eccellente e scarso, la rubrica può aiutare i/le discenti a capire la qualità del proprio elaborato e – cosa più importante – come migliorarlo.

COSA È UNA LISTA DI CONTROLLO?

Una lista di controllo assomiglia ad una rubrica, dato che elenca gli obiettivi didattici, o i criteri (cosa conta), ma non prevede dei livelli descrittivi, che sono un elemento caratteristico della rubrica.

QUANDO È PREFERIBILE USARE UNA LISTA DI CONTROLLO RISPETTO A UNA RUBRICA?

Le rubriche sono strumenti eccellenti per guidare l’autovalutazione, ma le liste di controllo possono essere altrettanto efficaci, a seconda dell’attività da svolgere. Per attività più estese e complesse, è preferibile usare le rubriche. Spesso, per compiti più brevi e meno complessi, le liste di controllo sono più adeguate.

Fonte: 4_SATC_AssessTools_SelfAssessment_042613.pdf (studentsatthecenterhub.org)

VALUTAZIONE TRA PARI
COSA È LA VALUTAZIONE TRA PARI?

La valutazione tra pari prevede che i/le discenti forniscano un feedback reciproco su una determinata attività. Per essere efficace, la valutazione tra pari deve far riferimento a standard chiari ed essere supportata da un processo di critica costruttivo. La valutazione tra pari è uno strumento prezioso, poiché i feedback provenienti dai/dalle pari possono essere dati in modo più immediato ed esteso rispetto a quelli del/della docente. La valutazione tra pari deve avvenire durante il processo di apprendimento o lo svolgimento del lavoro, ed essere seguita dall’opportunità per il/la discente di utilizzare il feedback ricevuto per rivedere il proprio lavoro.

COME UTILIZZARE LA VALUTAZIONE TRA PARI CON I/LE DISCENTI?
LINEE GUIDA PER UNA VALUTAZIONE TRA PARI EFFICACE

1. DEFINIRE I CRITERI IN BASE A CUI SARÀ VALUTATO IL COMPITO (COSA CONTA). Questa parte può essere eseguita autonomamente dal/dalla docente, oppure la lista di controllo o la rubrica possono essere create assieme ai/alle discenti.

2. IL/LA DOCENTE SUDDIVIDE I/LE DISCENTI IN PICCOLI GRUPPI DI FEEDBACK TRA PARI.

Gruppi di 2-4 discenti in base al livello di abilità.

3. IL/LA DOCENTE MODELLIZZA IL FEEDBACK TRA PARI PER I/LE DISCENTI.

Il/la docente può prendere un’attività ed utilizzare il protocollo della Scala del Feedback per fare delle domande di chiarimento, indicare cosa ritiene sia importante nell’ambito dell’attività, elencare le preoccupazioni e infine suggerire (non ordinare) di utilizzarli per migliorare l’elaborato.

4. I/LE DISCENTI RICEVONO UNA LISTA DI CONTROLLO O UN DOCUMENTO CON DELLE ISTRUZIONI PER DARE UN FEEDBACK TRA PARI EFFICACE.

La Scala del Feedback è una buona scelta di lista di controllo da dare agli studenti come riferimento.

5. IL/LA DOCENTE CHIARISCE I COMPITI ASSEGNATI AI/ALLE DISCENTI.

Il chiarimento prevede che gli elaborati vengano valutati dai/dalle Pari, con una sequenza temporale per la valutazione.

6. IL/LA DOCENTE MONITORA ATTIVAMENTE I PROGRESSI DEI GRUPPI DI PARI.

I/Le discenti hanno bisogno di supporto quando provano per la prima volta la valutazione tra pari, supporto che sarà sempre meno necessario quando avranno imparato a gestirla.

7. IL/LA DOCENTE MONITORA LA QUALITÀ DEL FEEDBACK.

Il/la docente si accerta che i/le discenti stiano adoperando un protocollo di feedback costruttivo (possibilmente la Scala del Feedback).

8. VALUTAZIONE DELL’AFFIDABILITÀ DEL FEEDBACK TRA PARI.

Il/la docente può confrontare il proprio feedback su una determinata attività con quello dei/delle discenti, per verificare i punti comuni e dare ulteriori istruzioni all’occorrenza.

9. IL/LA DOCENTE FORNISCE UN FEEDBACK AI/ALLE DISCENTI SULL’EFFICACIA DELLA LORO VALUTAZIONE TRA PARI.

10. UNA VOLTA CHE I/LE DISCENTI HANNO GENERATO DEI FEEDBACK TRA PARI EFFICACI, QUESTI POSSONO ESSERE USATI PER SUPPORTARE LE REVISIONI DA PARTE DEI/DELLE DISCENTI DEGLI ELABORATI SU CUI STANNO LAVORANDO.

USO DELLA SCALA DEL FEEDBACK

La Scala del Feedback è uno strumento utile per promuovere un efficace feedback tra pari all’interno della classe (si veda il paragrafo 9.3.1). Essa prevede quattro fasi.

Dopo che un/a discente ha condiviso la propria bozza di elaborato con i/le propri/e pari, questi/e ultimi/e:

1. Fanno delle domande di chiarimento sull’elaborato. Potrebbero esservi idee poco chiare o informazioni mancanti. Questa fase aiuta i/le pari a raccogliere le informazioni necessarie prima di dare il feedback.

2. Indicano gli elementi che più li hanno impressionati/e o danno dei commenti sui punti di forza dell’elaborato. Esprimere un apprezzamento per le idee è fondamentale per giungere ad un feedback costruttivo. Sottolineare gli aspetti positivi del lavoro rende costruttivo il processo di feedback ed aiuta le persone ad individuare punti di forza del proprio lavoro che altrimenti non avrebbero riconosciuto.

3. Esprimono delle perplessità sull’elaborato. In questa fase, vengono esplicitati dei pensieri e delle idee in modo onesto e costruttivo. “Quello che mi chiedo è . . .” e “Hai pensato a . . .” sono esempi di formulazione corretta delle perplessità.

4. Danno dei suggerimenti su come migliorare l’elaborato. Dare dei suggerimenti, in base ai problemi individuati nella fase precedente, aiuta il/la discente ad utilizzare il feedback per rivedere e migliorare il proprio lavoro. Non c’è alcuna garanzia (e non è necessario) che il/la discente utilizzi i suggerimenti ricevuti.

Fonte: 2_SATC_AssessTools_PeerAssessment_042913.pdf (studentsatthecenterhub.org)

VALUTAZIONE INFORMATIZZATA

La valutazione informatizzata (CBA) può assumere varie forme. La caratteristica fondamentale risiede nel fatto che è il computer a valutare le risposte date dai/dalle discenti. La CBA può essere utilizzata all’interno di un ambiente didattico online o all’interno di una classe tradizionale tramite dispositivi mobili, tablet e PC. Spesso la CBA si presenta sotto forma di questionari o vari tipi di quiz e problemi – in quest’ultimo caso, a seconda del software, la valutazione può essere configurata affinché preveda dei percorsi di apprendimento flessibili. La CBA può essere adattata a vari livelli dell’apprendimento e utilizzata in molteplici discipline. La CBA può essere adoperata come strumento di valutazione, insegnamento e apprendimento.

Opportunità/punti di forza/problematiche

La CBA comprende degli strumenti didattici flessibili e pertanto può essere progettata in base al livello di apprendimento dei/delle discenti, alla fase del processo di apprendimento in cui si trovano, ed inoltre, nelle versioni più avanzate, può adattarsi automaticamente al livello del/la discente. I punti di forza di questo strumento sono:

• consente ai/alle discenti di lavorare al proprio ritmo ed in modo flessibile, a seconda del tempo necessario

• permette ai/alle discenti di corsi di lunga durata di fare dei compiti a casa su base settimanale

• incoraggia i/le discenti ad acquisire progressivamente i concetti chiave

• crea un ambiente didattico interattivo

• i/le discenti ottengono un feedback immediato sul loro operato

• migliora l’affidabilità per alcune tipologie di valutazione

• garantisce imparzialità

• consente al/alla docente di monitorare lo sviluppo e le prestazioni dei/delle discenti

• consente al/alla docente di individuare aspetti potenzialmente problematici del processo d’insegnamento e di fornire un feedback generale, ovviando alla necessità di un feedback individuale

• può essere adattata alle conoscenze di base ed alla pratica delle abilità principali, così come a quelle più complesse

• può essere usato per la valutazione formativa e/o sommativa

• consente ai/alle discenti di rivedere e riesaminare i materiali anche con delle limitazioni temporali, aiutandoli/e a prepararsi per la valutazione sommativa

• nelle versioni più avanzate, può essere configurato in modo che il/la discente possa seguire più percorsi a seconda delle proprie prestazioni

• può essere configurato in modo che le attività diventino man mano più difficili. Le potenziali problematiche della CBA risiedono nella gran mole di tempo richiesta per la sua progettazione e configurazione. Superati questi ostacoli iniziali, è uno strumento che funziona autonomamente. Inoltre, è necessario dare precise istruzioni ai/alle discenti sul miglior utilizzo della CBA.

Assicurarsi che la valutazione sia inclusiva ed efficace

Come in tutti i tipi di valutazione, è importante che chi configura la CBA faccia chiarezza sull’oggetto della valutazione e su come la valutazione sia collegata ai Risultati dell’apprendimento del corso, e che indichi esplicitamente cosa ci si attende dai/dalle discenti. La CBA è una forma di valutazione interessante, poiché favorisce l’autovalutazione e l’apprendimento, consente ai/alle discenti di andare avanti con gli studi al proprio ritmo, e di monitorare i loro progressi nel tempo. In fase di progettazione della CBA è utile tenere in considerazione i seguenti elementi:

• Come si presenterà la CBA? Quali sono le caratteristiche del software/ambiente di apprendimento virtuale (VLE)?

• Quanto tempo a settimana i/le discenti dovrebbero dedicare alla CBA?

• L’obiettivo è valutare le conoscenze o contribuire allo sviluppo di conoscenze attraverso vari percorsi di sviluppo?

• Il/la docente parteciperà alla CBA? Si tratterà di un’esperienza di apprendimento totalmente autonoma, o sono previsti feedback da parte del/della docente? Se sì, quando, in che modo e con quale cadenza?

• Si tratterà di valutazioni formative o sommative, o entrambe?

Altre domande:

• Come la CBA aiuterà i/le discenti a raggiungere i Risultati dell’apprendimento attesi?

• Come la CBA andrà ad integrarsi con le altre forme di valutazione del corso?

Fonte: https://london.ac.uk/sites/default/files/cde/assessment-toolkit-I-2015.pdf