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Teaching Foreign Languages to Students with Learning Difficulties

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  1. Modulo 1. Cosa sono i Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA)
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  2. Modulo 2. Risultati dell'Apprendimento nell'Insegnamento delle Lingue Straniere
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  3. Modulo 3. Principi Chiave
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  4. Modulo 4. Metodologia delle Lezioni
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  5. Modulo 5. Esercizi
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  6. Modulo 6. Consigli per i/le docenti
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  7. Modulo 7. Buone pratiche
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  8. Modulo 8. Come Valutare i Risultati dell’apprendimento
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AVANZAMENTO DEL MODULO
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L’apprendimento multisensoriale è un termine che molte scuole usano per descrivere metodi didattici che coinvolgono più di un senso contemporaneamente. Avvalendosi di percorsi visivi, uditivi e cinestetico-tattili, l’approccio multisensoriale può migliorare la memoria e la capacità di apprendere. I/Le discenti seguono la lezione attraverso più percorsi che stimolano le loro menti e li/le coinvolgono nell’argomento trattato. Esiste una lunga storia nella letteratura educativa che risale a Maria Montessori, John Dewey e Grace Fernald, solo per citare alcuni nomi.

L’approccio multisensoriale è il metodo d’insegnamento più efficace per i/le discenti con DSA.  Anche se non tutte le lezioni prevedono necessariamente l’utilizzo contemporaneo di tutti i sensi, la maggior parte delle lezioni multisensoriali coinvolgono i/le discenti attraverso il materiale didattico con diversi approcci.

L’apprendimento multisensoriale può rivelarsi quindi particolarmente utile per i/le discenti con DSA con un funzionamento cognitivo limite, che potrebbero incontrare difficoltà in una o più aree dell’istruzione. Ad esempio, i/le discenti con DSA potrebbero avere difficoltà ad elaborare le informazioni visive. Questo può complicare il processo di apprendimento e immagazzinamento delle informazioni attraverso la semplice lettura o l’uso di stimoli visivi. Utilizzando gli altri sensi, come il tatto o l’udito, questi/e discenti possono apprendere più efficacemente.

Infine, l’uso di un approccio multisensoriale in un ambiente didattico aiuta a soddisfare le esigenze di tutti/e i/le discenti, dando loro l’opportunità di fare progressi.

Le tecniche e le strategie di educazione multisensoriale stimolano l’apprendimento coinvolgendo i/le discenti su più livelli, in quanto li/le incoraggiano i/le discenti ad utilizzare tutti o alcuni dei propri sensi per:

  • raccogliere informazioni su un compito
  • Collegare le informazioni alle idee che già conoscono e comprendono
  • Capire la logica di risoluzione dei problemi
  • Imparare tecniche di risoluzione dei problemi
  • Sfruttare abilità di ragionamento non verbali
  • Comprendere le relazioni tra concetti
  • Mantenere le informazioni per utilizzarle in fasi successive

Usare metodologie d’insegnamento multisensoriale significa supportare i/le discenti ad imparare attraverso più di un senso. La maggior parte delle tecniche d’insegnamento prevedono l’uso della vista o dell’udito. La vista viene usata per leggere informazioni, guardare testi, immagini.

L’udito viene usato per ascoltare quanto viene detto dal docente. La vista può essere influenzata anche da difficoltà di localizzazione o di elaborazione visiva. A volte l’elaborazione uditiva dei/delle discenti può essere debole. La soluzione a questi problemi consiste nell’utilizzare più di un senso, specialmente il tatto e il movimento. Ciò aiuta il cervello a sviluppare dei ricordi tattili e cinestetici a cui fare riferimento, assieme a quelli visivi e uditivi.

I/Le discenti con DSA di solito hanno difficoltà in una o più aree della lettura, dell’ortografia, della scrittura, della matematica, della comprensione orale e del linguaggio espressivo. Le tecniche multisensoriali consentono ai/alle discenti di usare le aree in cui hanno un maggior talento ai fini dell’apprendimento. Le tecniche possono essere semplici o complesse, a seconda delle esigenze del/la discente e del compito da svolgere.

4.1.1.  Approccio cinestetico affettivo

L’apprendimento cinestetico si verifica quando il/la discente compie un’attività fisica: apprendimento basato sul fare, esplorare, scoprire. L’apprendimento cinestetico è uno dei quattro stili definiti da Neil Fleming e dal suo team (si veda Fleming, N., e Mills, C., 1992, Non un Mero Inventario, ma un Catalizzatore di Riflessioni, Pubblicato su: To Improve the Academy, Vol. 11, Pag.137): visivo, uditivo, lettura/scrittura e cinestetico. Sebbene solo il 15 % della popolazione prediliga stile di apprendimento cinestetico, la ricerca ha mostrato che l’apprendimento cinestetico porta a migliori risultati dell’apprendimento per tutti/e i/le discenti.

I/Le discenti cinestetici/he preferiscono imparare tramite l’esperienza diretta e l’apprendimento rappresenta il frutto di ciò che è stato fatto, piuttosto che di quanto è stato detto o letto. L’apprendimento cinestetico è strettamente collegato alla tassonomia dell’apprendimento di Benjamin Bloom: abilità cognitive, dominio affettivo, abilità psicomotorie. Questi tre domini sono reciprocamente complementari e vanno a consolidarsi nell’arco del processo di apprendimento.

Il dominio psicomotorio comprende:

  • Percezione – utilizzo di segnali sensoriali per orientare le attività motorie
  • Prontezza ad agire – prontezza mentale, fisica ed emotiva – essere pronti/e ad agire dopo aver ricevuto una sequenza di istruzioni
  • Risposta orientata – apprendimento di un’abilità complessa, seguendo istruzioni, attraverso l’imitazione, la prova e l’errore
  • Meccanismo – le risposte apprese diventano abituali, i movimenti vengono eseguiti con sicurezza e abilità
  • Risposta intenzionale complessa – esecuzione di sequenze di movimenti complesse
  • Adattamento – i movimenti possono essere modificati o adattati in particolari situazioni
  • Produzione – creazione di nuove sequenze di movimenti adatti ad una particolare situazione.

Spesso, chi utilizza uno stile di apprendimento cinestetico fa fatica ad imparare attraverso la tradizionale lezione scolastica, perché il corpo non riconosce che il/la discente sta facendo qualcosa mentre ascolta senza muoversi. Le menti sono coinvolte ma non i corpi, elemento che rende più difficile l’elaborazione delle informazioni. Molte volte, questi/e discenti hanno bisogno di alzarsi e muoversi per poter memorizzare qualcosa.

4.1.2.  Strategie di apprendimento cinestetiche

Alzarsi invece di stare seduti/e Come già noto, stare seduti/e per troppo tempo non fa bene alla salute. Ma per un/a discente cinestetico/a, alzarsi aiuta anche ad aumentare la comprensione e la conservazione delle informazioni. Quando ci alziamo, il corpo è più attento e collegato al processo di apprendimento. L’utilizzo di un leggio o un banco per lavorare in piedi può aiutare ad aumentare i livelli di concentrazione per periodi prolungati.

  1. Combinare sessioni di studio ed esercizi. Invece di sedersi e prendere appunti i/le discenti dovrebbero stare in piedi e fare esercizi (per esempio burpee o jumping jack) tra un capitolo e l’altro. La combinazione delle attività mantiene attivi/e i/le discenti ed aiuta a consolidare quello che stanno studiando. In quanto discenti cinestetici/he, hanno bisogno di sfogare fisicamente la loro energia, anche mentre studiano.
  2. Usare Piccoli Movimenti Non è sempre possibile alzarsi e muoversi durante una sessione di studio ma si possono utilizzare strategie di studio cinestetiche. Far rimbalzare una pallina da tennis sul pavimento e prenderla ogni volta che il/la discente risponde correttamente a una domanda. Oppure, i/le discenti possono attorcigliare un elastico attorno al polso o far ruotare una matita mentre leggono. Anche se i movimenti sono minimi, li/le aiuteranno a rimanere concentrati/e e attenti/e.
  3. Usare una Penna. Usare una Matita. Usare un Evidenziatore. Sottolineare parole o concetti importanti mentre si legge. I/Le discenti dovrebbero sottolineare e codificare con diversi colori i passaggi che hanno un collegamento tra loro. Usare una matita per disegnare dei diagrammi di flusso sui libri può aiutare a suddividere i diversi passaggi in informazioni di minore entità. Attaccare dei post-it per individuare le idee principali è un’altra buona idea. L’utilizzo di strategie di lettura efficaci combinate con il movimento rende lo studio più semplice per i/le discenti cinestetici/he.
  4. Provare Tensione e Rilassamento. Quando i/le discenti si trovano in una situazione di studio che limita effettivamente le loro capacità di movimento, i/le docenti possono usare la tecnica della tensione e del rilassamento per aiutarli/e a mantenere la concentrazione. Ad intervalli di 5-10 secondi, il/la discente deve tendere un muscolo per poi rilassarlo allo scadere dell’intervallo. Questa tecnica aiuta a sciogliere la tensione indesiderata, che i/le discenti cinestetici/he provano durante i momenti di inattività.
  5. Essere Creativi Se un argomento diventa difficile per un/a discente, bisogna adottare un’altra prospettiva. Il/la docente può utilizzare materiali che i/le discenti possono maneggiare, come cubi o statuette, per visualizzare una scena di una battaglia o esplorare concetti matematici. Disegnare delle immagini sull’argomento trattato o creare un video o dei bozzetti sono altre strategie utili. L’idea di base è che i/le discenti avranno più facilità a ricordare qualcosa che hanno costruito, rispetto a qualcosa che hanno letto.

I/Le discenti cinestetici/he hanno bisogno di muovere il corpo per imparare. Questi/e discenti sono spesso etichettati/e come “irrequieti/e” e alcuni/e docenti potrebbero interpretare il loro comportamento come sintomo di distrazione o noia. Tuttavia, i movimenti dei/delle discenti cinestetici/he non implicano una mancanza di attenzione: al contrario, indicano che stanno facendo il massimo per elaborare le informazioni.

Vi invitiamo a sperimentare queste strategie per rapportarvi con i/le discenti cinestetici/he in classe:

  • Consentire ai/alle discenti cinestetici/he di stare in piedi, agitare le gambe o scarabocchiare durante le lezioni. Se hanno la possibilità di muoversi un po’, daranno il massimo.
  • Offrire varie metodologie didattiche: lezioni, letture in coppia, lavoro di gruppo, esperimenti, progetti, giochi, ecc.
  • Chiedere ai/alle discenti cinestetici/he di completare i compiti durante la lezione, come compilare un foglio degli esercizi o prendere appunti.
  • Consentire ai/alle discenti cinestetici/he di eseguire dei compiti motori prima e dopo le letture, come distribuire quiz, scrivere alla lavagna o riposizionare i banchi.
  • Se avete l’impressione che state perdendo l’attenzione dei/delle discenti cinestetici/he in aula, fermate la lezione e chiedete all’intera classe di fare qualcosa di dinamico: marciare, stretching o scambiarsi di banco.
  • Le vostre lezioni devono essere brevi e piacevoli! Pianificate varie attività durante i diversi momenti della lezione per venire incontro a tutti gli stili di apprendimento dei/delle vostre discenti.